I terremoti, insieme ai vulcani, sono manifestazioni della vitalità della Terra e consistono in vibrazioni di varia entità della crosta terrestre, causate da un'inaspettata liberazione di energia in un punto profondo della crosta terrestre; da qui si diffondono in tutte le direzioni una serie di onde elastiche, dette "onde sismiche". Ciò è dovuto al fatto che la superficie terrestre, anche se non ce ne accorgiamo, è costantemente in movimento, infatti i terremoti si verificano quando la tensione risultante oltrepassa la capacità del materiale di sopportarla. Questo fenomeno avviene in genere lungo i confini delle 20 placche tettoniche (o zolle) nelle quali è suddivisa la Terra, tra le quali le più importanti sono: africana, euroasiatica, pacifica, nordafricana, sudamericana e antartica. I terremoti che avvengono nei confini tra placche sono definiti terremoti interplacca e sono in genere più frequenti; quelli che si verificano all'interno delle placche sono chiamati terremoti intraplacca e sono meno frequenti.
I terremoti hanno frequenza giornaliera sul pianeta, ma molti di essi sono brevi e quasi impercettibili. Nel caso di terremoti più forti, la durata può essere di alcuni minuti e l'intensità, dovuta alla propagazione delle onde elastiche, in senso orizzontale (scossa ondulatoria) o verticale (scossa sussultoria), varia a seconda della distanza dall'epicentro del terremoto, cioè dal punto in cui si genera. Spesso un terremoto è accompagnato da forti boati, causati dal passaggio delle onde sismiche all'atmosfera.

Intensità e classificazione sismica

Un terremoto di alta intensità spesso provoca danni alle costruzioni e purtroppo anche morte. Il violento e brusco movimento del terreno può causare cedimenti strutturali agli edifici, provocandone il crollo totale o parziale; alle dighe, con conseguenti inondazioni; cedimenti del terreno (frane e smottamenti) e tutto ciò può causare incendi e fuoriuscita di sostanze pericolose e nocive. Se il terremoto ha la sua origine in mare, si ha un maremoto. Un effetto del maremoto è lo tsunami, cioè una serie di onde originate dall'evento sottomarino; a seconda dell'intensità può essere estremamente pericoloso e devastante. I terremoti sono considerati gli eventi naturali più potenti che possono avvenire sulla Terra.
terremoti tettonici sono i più devastanti e i meno prevedibili, sono la conseguenza dei movimenti di scorrimento o accavallamento che avvengono tra le zolle che formano la crosta terrestre; l'energia che viene sprigionata è molto alta. Il più disastroso terremoto di questo genere fu quello che devastò l'Alaska nel 1964. I terremoti con magnitudo maggiore sono generalmente seguiti da scosse più lievi, definite repliche. Il punto di origine di un terremoto all'interno della Terra, dove si è originato il movimento della faglia e da dove partono le onde sismiche è detto ipocentro. La proiezione verticale dell'ipocentro sulla superficie terrestre, cioè la propagazione sferica delle onde sismiche, viene definita epicentro. Questa è la zona dove di solito il terremoto causa i danni maggiori.
Carta sismica d'Italia realizzata dall'INGV

La classificazione sismica è la divisione di un territorio in aree distinte che sono caratterizzate da un rischio sismico. Secondo un'Ordinanza del 2003 in Italia gli Enti locali hanno l'obbligo di classificare dal punto di vista sismico ogni singolo Comune in modo da prevenire danni a edifici e persone, a seguito di un terremoto. In base alla zona gli edifici dovranno essere costruiti secondo la normativa antisismica.