E' doveroso imparare a conoscere il fenomeno dei terremoti, così da potersi difendere e poterne affievolire i devastanti effetti: il sottosuolo italiano è caratterizzato dalla presenza di numerose faglie sismogenetiche, prima fra tutte qualla Appenninica, quindi è bene conoscere il grado di rischio a cui ogni giorno milioni di persone sono sottoposte.

Partiamo dalla terminologia. E' fondamentale cogliere e capire quali siano le differenze di significato di termini che in caso di sisma sentiamo ripetere dai mass media in continuazione ma molto spesso in maniera totalmente decontestualizzata: 

 

- Pericolosità sismica

- Vulnerabilità sismica

- Esposizione

- Rischio sismico

 

Pericolosità sismica: indica la probabilità che un sisma di una certa magnitudo si verifichi in un dato intervallo di tempo; la pericolosità sismica sarà tanto più elevata quanto più probabile sarà il verificarsi di un terremoto di una elevata magnitudo, a parità di intervallo di tempo considerato. 

 

Vulnerabilità sismica: è la propensione di una struttura a subire un danno di un determinato livello a fronte di un evento sismico di una data entità

 

Esposizione: è la dislocazione, consistenza, dei beni , delle attività presenti sul territorio, delle persone (intese come vite umane), che possono essere influenzate direttamente o indirettamente dall'evento sismico (insediamenti, edifici, attivita' economiche-produttive, infrastrutture, densità di popolazione)

 

Rischio sismico: pericolosità sismica * vulnerabilità sismica * esposizione.