Impianto di trattamento acque di prima pioggia Palbox Industrie spa (MI) secondo regolamento regionale 24 marzo 2006

Struttura scatolare in c.a. ,altezza netta interna di 6,50m, con contrafforti lato nord - sud anti imbozzamento pareti a pieno carico e controventanti per azioni sismiche. Sovraccarico accidentale di progetto 2500kg/mq (struttura carrabile da autoarticolati). Muri c.a. spessore 40cm, platea di fondazione spessore 35cm, piastra di solaio spessore 35cm, luca di calcolo 6,40m. Struttura sismoresistente.

 

Funzionamento Impianto tecnologico di raccolta e depurazione acque di prima pioggia

 

Il trattamento delle acque di prima pioggia prevede un sistema di grigliatura, dissabbiatura e disoleatura.
Le acque di prima pioggia vengono convogliate tramite un pozzetto di by-pass (separatore acque di prima pioggia dalle acque di seconda pioggia) in apposite vasche dette “Impianti di prima pioggia”.
Il sistema di trattamento prevede 3 fasi distinte:

  1. Separare tramite un pozzetto scolmatore le prime acque meteoriche, che risultano inquinate, dalle seconde.
  2. Accumulare temporaneamente le prime acque meteoriche molto inquinate perché dilavano le strade ed i piazzali, per permettere, durante il loro temporaneo stoccaggio, sedimentazione delle sostanze solide;
  3. Convogliare le acque temporaneamente stoccate ad una unità di trattamento per la separazione degli idrocarburi.

Nella pratica corrente, le acque di prima pioggia vengono separate da quelle successive (seconda pioggia) e rilanciate all’unità di trattamento ( Disoleatori NS ) tramite un bacino accumulo interrato di capacità tale da contenere tutta la quantità di acque meteoriche di dilavamento risultante dai primi 5 mm di pioggia caduta sulla superficie scolante di pertinenza dell’impianto.
Il bacino è preceduto da un pozzetto separatore che contiene al proprio interno uno stramazzo su cui sfiorano le acque di seconda pioggia dal momento in cui il pelo libero dell’acqua nel bacino raggiunge il livello della soglia dello stramazzo.
Nel bacino è installata una pompa di svuotamento che viene attivata automaticamente dal quadro elettrico tramite un microprocessore che elabora il segnale di una sonda rivelatrice di pioggia installata sulla condotta di immissione del pozzetto. Alla fine della precipitazione, la sonda invia un segnale al quadro elettrico il quale avvia la pompa di rilancio dopo un intervallo di tempo pari a 96 h meno il tempo di svuotamento previsto.
Se durante tale intervallo inizia una nuova precipitazione, la sonda riazzera il tempo di attesa. Una volta svuotato il bacino, l’interruttore di livello disattiva la pompa e il sistema si rimette in situazione di attesa.

 

Progetto strutture:

Dott. Ingegnere Luca Bellini